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Buongiorno a tutti. A volte anche le cose ormai assimilate e scontate vengono messe in dubbio da un confronto con qualche collega che pensa di essere (e forse lo è) nel giusto. Matrimonio civile celebrato nel mio Comune, sposi nati in altro Comune, accordo di cessazione dinanzi all'ufficiale di stato civile di un terzo Comune dove gli sposi avevano la residenza. A me arriva la proposta di annotazione per l'atto di matrimonio, annoto e invio alla Prefettura. Il Comune di nascita non ha l'annotazione di scioglimento e la chiede a me in quanto Comune che lo ha annotato sull'atto di matrimonio, io rispondo che la proposta la doveva inviare a loro il Comune che ha ricevuto la dichiarazione di accordo; nel mio gestionale la comunicazione non c'è per cui, presumo di avere ragione, la collega insiste che loro fanno così..... Mah....
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Ho seguito un divorzio di recente, e sono stato io ad inviare le annotazioni sull'atto di matrimonio a Comune X e sugli atti di nascita dei Comuni Y e Z. L'annotazione parte da chi crea l'atto, no?
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Su questo aspetto ci sono le classiche 2 scuole di pensiero. Personalmente quando faccio un divorzio art.12 trasmetto l'annotazione sia al Comune di matrimonio che a quello di nascita degli sposi, perchè ritengo, come dice la norma che in questo caso il divorzio decorre direttamente dalla data dell'accordo (primo atto) e non dalla data di annotazione sull'atto di matrimonio come prevede l'art.10 L.898/70 per i divorzi in Tribunale, ma so che ci sono colleghi e alcuni esperti che ritengono che competa al Comune di matrimonio. Comunque se la chiedono a te non puoi rifiutarti sia perchè NON esiste una direttiva ufficiale e sia perchè evidentemente i comuni di nascita vogliono annotare anche la data in cui tu hai fatto l'annotazione.
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CITAZIONE (qorjom @ 24/4/2024, 10:34) Ho seguito un divorzio di recente, e sono stato io ad inviare le annotazioni sull'atto di matrimonio a Comune X e sugli atti di nascita dei Comuni Y e Z. L'annotazione parte da chi crea l'atto, no? Beh, anch'io ho sempre fatto così. Comunque, nel frattempo ci siamo chiariti telefonicamente e la collega ha concordato che l'annotazione le doveva arrivare dal Comune che ha ricevuto la dichiarazione. Intanto si è accontentata dell'estratto di matrimonio e provvederà ad annotare lo scioglimento in questo modo. Certo che le classiche 2 scuole di pensiero non moriranno mai.... poveri noi!
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apò ña spitha èni jinumèna aćà khàra
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Non moriranno mai perché chi redige le leggi dimostra di non avere esperienza e conoscenza della materia. Basta poco e non costa nulla scrivere: il comune che riceve l'atto (di divorzio) provvede a trasmettere l'annotazione al comune di matrimonio e ai comuni di nascita, oppure trasmette l'annotazione al comune di metrimonio che la invierà ai comuni di nascita...
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