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Salve, i cittadini stranieri, quando vogliono iscriversi ad un concorso pubblico, devono autocertificare di godere del diritto di elettorato attivo e di essere perciò iscritti nelle liste elettorali o in Italia o nello Stato di provenienza. Prendendo un bando a caso, si legge "per i cittadini di altri Stati dell’Unione Europea e per i cittadini extracomunitari il godimento del diritto di elettorato politico attivo dovrà essere posseduto negli Stati di appartenenza". Ora, un paio di domande: 1) se un cittadino fa richiesta di iscrizione nelle liste aggiunte per comunali o europee, potrà dichiarare di essere elettore nel Comune X? O si deve sempre fare riferimento al godimento del diritto nel paese di provenienza? 2) che controlli fanno gli Enti che indicono i concorsi? Se un candidato dichiara di essere elettore in Italia (seppur senza essere cittadino italiano) e l'Ente, durante i controlli, riceve dal Comune X un certificato di iscrizione MA ad una lista aggiunta, il candidato viene escluso (perché avrebbe dovuto dichiarare di essere elettore all'Estero)? 3) essere iscritto in una lista aggiunta non vuol dire essere automaticamente elettore nello Stato di provenienza, dato che è uno dei requisiti per essere iscritti nelle liste aggiunte? Oppure non lo è, perché questo presupposto è sempre solo autodichiarato dal cittadino al momento della richiesta? 3b) quali controlli si fanno sulle domande di iscrizione alle liste aggiunte? è tutto un'autocertificazione, per quanto riguarda il diritto di voto all'estero, vero?
Grazie
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Qualcuno che ne sa più di me?
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Le mie domande sono ancora aperte, ma aggiungo un'informazione che avrei forse dovuto già sapere (ma sono nuovo e ho letto per la prima volta una circolare della Prefettura appena arrivata): riguardo alla mia domanda 3b), i controlli sul diritto elettorale non vengono ovviamente fatti da noi ma dal Ministero, che contatta gli altri Paesi membri e, nel caso, cancella dalle liste questi cittadini (di fatto per non permettere un doppio voto in Italia e all'estero). So che può sembrare un'ovvietà per molti, ma io non lo sapevo, e può tornare utile per chi leggerà questa discussione. Attendo speranzoso una risposta alle altre tre domande. Grazie!
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Io posso risponderti per la domanda 1): se fosse già iscritto nelle liste aggiunte di altro Comune, al momento del trasferimento di residenza la sua cancellazione/iscrizione segue le stesse regole per gli elettori italiani. Quindi non deve far richiesta nuovamente di essere iscritto, ma ci sarà solo un trasferimento di iscrizione elettorale. Forse la domanda tua era di dove deve dichiarare di godere del diritto di elettore per eventuali concorsi?
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Esatto, mi riferivo alla certificabilità del diritto in sé, a prescindere dal comune di iscrizione. Quando si dice "il candidato deve essere iscritto alle liste elettorali" ci si riferisce solo ai cittadini italiani, vero? Perché quelli stranieri devono dimostrare di essere elettori all'Estero, e che quindi la sola iscrizione alle liste aggiunte in Italia non è sufficiente ai fini dei concorsi e non corrisponde al diritto ""pieno"" degli italiani (che votano anche per tutto il resto, e non solo per il parlamento europeo).
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Allora direi che, se la domanda è questa, deve dichiarare di essere iscritto "nel suo Paese" alle liste elettorali, o al corrispondente elenco esistente in quel Paese, ai fini concorsuali. Che poi aggiunga anche l'iscrizione nelle liste elettorali aggiunte di un Comune, penso sia solo un in più, che non guasta. Per le restanti domande, attendo altri che ne sanno più di me.
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