Jure Sanguinis, atti argentini e traduzioni firmate digitalmente

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    Salve,
    Vi pongo il seguente quesito, già parzialmente trattato in altri interventi.
    Un cittadino argentino mi presenta delle traduzioni firmate digitalmente dal traduttore, regolarmente apostillate in formato digitale,
    Ma e' possibile accettare queste firme digitali del traduttore?
    Molti colleghi leggo che le accettano, ma si tratta di cittadinanze giudiziali.
    Pareri? Riferimenti vari in merito?
    Grazie per la Vostra attenzione.
     
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    Mi sono arrivati giusto una settimana fa atti con traduzione firmata digitalmente e apostillata, dal Brasile (sono figli minori di riconosciuti italiani in via giudiziale, quindi devo anche valutare l'atto in sé).
    Ho trovato un quesito fatto ad una rivista di settore, nel quale l'esperto ha risposto:
    - verificare con l'e-Apostille l'atto allegata alla stessa (se vai sul sito dell'Apostille dell'Aja, entri da lì nel link dello Stato che l'ha rilasciata, verifichi con il numero dell'Apostille, e scarichi il documento (=traduzione) allegato, dichiarandone tu la conformità all'originale. La validità della firma è assicurata dall'apposizione dell'Apostille (sia la firma cartacea che quella digitale).
    Il tutto viene sostenuto dall'esperto con riferimento agli atti digitali GEDO, ed alla Circolare del Ministero dell'Interno che ci permette di accettarli.
    Io sono d'accordo, nel senso che non vedo differenza tra accettare un atto di stato civile originale rilasciato in formato digitale, ed accettare una sua traduzione rilasciata in formato digitale (posto che negli Stati in cui viene apostillata, lo fanno perché esiste un Albo di traduttori, e verrebbe apostillata anche se firmassero in modo olografo).
     
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    Nel frattempo avevo effettuato una richiesta di chiarimento al Consolato italiano in argentina, mi rispondono che se c'e' la dichiarazione del "collego dei traduttori" con relativa e-apostille, posso accettare la traduzione firmata digitalmente dal traduttore.
     
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    Perfetto. Io però (ed ho appena finito di farlo per i miei atti) mi scaricherei dal sito dell'e-apostille il documento allegato e firmato digitalmente, dichiarandone la conformità all'originale. Tieni conto infatti che al momento tu hai solo delle semplici stampate in mano.
    Edit: correggo quanto ho scritto finora per il mio caso: trattandosi (nel mio caso) di atti brasiliani, mi vedo costretta a rifiutare la trascrizione degli stessi, dopo aver letto un'articolo di ANUSCA a seguito di una sentenza di un Tribunale che ha dato ragione all'USC che ha rifiutato la trascrizione per questo motivo.
    Gli atti originali argentini infatti li accettiamo perché è stata emessa circolare ministeriale...dagli altri Stati extra-europei non è possibile, mancando la dichiarazione di conformità dell'atto all'originale informatico (e l'e-Apostille non fa questo).

    Edited by onda_blu - 27/3/2024, 13:07
     
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